MANUALE DI LETTURA ESPRESSIVA (La Rondine Edizioni)

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GUIDA PRATICA ALLA GESTIONE DELLA CLASSE (Essere Felici Edizioni)

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LEZIONI DI METRICA LATINA (Principato)

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venerdì 20 gennaio 2012

Prove oggettive di comprensione della lettura




Prove oggettive di comprensione della lettura
Appunti di lettura da Gaetano Domenici, Gli strumenti della valutazione, Tecnodid 1996.

Tra le abilità da sottoporre a controllo:
1) conoscenza dei termini che nel testo hanno significato specifico;
2) comprensione dei periodi;
3) comprensione delle definizioni contestuali;
4) capacità di cogliere lo sviluppo longitudinale del discorso;
5) capacità di cogliere le relazioni trasversali del discorso;
6) capacità di rilevare i messaggi espliciti dell'autore;
7) capacità di rilevare i messaggi impliciti dell'autore;
8) capacità di esprimere una valutazione critica del testo.

Prova: far leggere autonomamente e in silenzio agli allievi un brano di lunghezza variabile seguito da una serie di quesiti, generalmente a scelta multipla, capaci di far rilevare in che misura siano possedute le abilità sopra indicate.

Passaggi essenziali per la costruzione di prove di comprensione della lettura:
- scelta del brano o dei brani da impiegare;
- identificazione degli obiettivi che con essi è possibile verificare;
- stesura delle relative domande.

giovedì 19 gennaio 2012

Prove semistrutturate: tipologia dei quesiti e suggerimenti per la formulazione



Appunti di lettura da Gaetano Domenici, Gli strumenti della valutazione, Tecnodid 1996.

Prove strutturate: sono prove a stimolo chiuso e risposte aperte. Consistono in un insieme di quesiti chiusi, che richiedono di formulare autonomamente i testi delle risposte rispettando alcuni vincoli prescrittivi capaci di renderli confrontabili con criteri di correzione predeterminati.
Tipologia dei quesiti: prove di comprensione di testi scritti, saggi brevi, riassunti, colloquio orale, relazioni di ricerca ecc.
Suggerimento: al momento dell'elaborazione delle prove semistrutturate vanno redatte anche le relative risposte, che fungeranno da veri e propri criteri di correzione.
I test oggettivi chiamano in causa la memoria riconoscitiva (= discriminazione della risposta esatta tra le alternative offerte).
I test semistrutturati chiamano in causa la memoria rievocativa, più complessa.

domenica 15 gennaio 2012

Esami di terza media: una griglia per la formulazione del giudizio complessivo

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Il giudizio complessivo evidenzierà:

la conferma o meno del giudizio di ammissione
la serietà e l'impegno dimostrato
le competenze dimostrate
il grado di maturazione dimostrato

 Griglia di valutazione

Il candidato, rispetto alla situazione conclusiva dell'anno scolastico ha/non ha evidenziato progressi rilevanti/significativi/soddisfacenti/lievi; ha affrontato le prove d'esame con maturità/serietà e impegno/serietà/adeguato impegno/scarsa serietà/ scarso impegno. 
Ha dimostrato una preparazione completa e approfondita/ampia e articolata/soddisfacente/discreta/essenziale/modesta/settoriale/carente/lacunosa/molto carente/molto lacunosa, sviluppando gli argomenti con particolare proprietà espositiva/con correttezza espositiva/con la necessaria correttezza espositiva/con semplicità espositiva/con esposizione confusa e scorretta. Ha evidenziato una pronta e sicura/valida/certa/elementare/occasionale/solo se guidato/precaria/inconsistente capacità di stabilire relazioni tra i contenuti, completando i ragionamenti con spunti personali e originali/con spunti personali/con alcune riflessioni personali/con comuni riflessioni personali/con poche considerazioni personali/senza produrre semplici riflessioni personali. Ha/non ha raggiunto perfettamente/pienamente/globalmente/sommariamente/parzialmente gli obiettivi prefissati nelle diverse discipline. Il livello di maturazione è/non è adeguato/è precoce rispetto/è ancora incompleto rispetto ai ritmi dei sviluppo dell'età.




sabato 14 gennaio 2012

Esami di terza media: una griglia per la valutazione del colloquio

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Elementi per la valutazione del colloquio di terza media

1) Conoscenza dei contenuti
2) uso del linguaggio
3) capacità di esposizione e rielaborazione dei contenuti
4) capacità di effettuare collegamenti


1) L'alunno dimostra di conoscere gli argomenti in modo
ampio e approfondito (9/10)
soddisfacente (8)
adeguato (7)
accettabile (6)
parziale (5)
lacunoso/limitato (4)

2) Usa linguaggi e strumenti
con sicurezza (9/10)
in modo appropriato (8)
correttamente (7)
con sufficiente sicurezza (6)
poco correttamente (5/4)

3) Organizza i contenuti in forma
personale e approfondita (9/10)
chiara e sicura (8)
ordinata (7)
semplice ma corretta (6)
poco organica/piuttosto confusa (5/4)

4) Effettua collegamenti interdisciplinari/disciplinari
in modo logico e personale (9/10)
in modo coerente e autonomo (8)
in modo corretto (7)
se guidato (6)
con difficoltà (5/4)

venerdì 13 gennaio 2012

Prove oggettive di profitto ovvero prove strutturate



Prove oggettive di profitto ovvero prove strutturate
(appunti di lettura da Gaetano Domenici, Gli strumenti della valutazione, Tecnodid 1996)






Definizione: sono prove a stimolo chiuso e risposte chiuse. Consistono in un insieme di quesiti con alcune alternative di risposta, di cui una o più di una esatta (chiave di correzione dell'item) e le altre sbagliate poste con funzione di disturbo (distrattori).
Tipologia dei quesiti: Vero/Falso, Completamento di testi, Corrispondenze, Scelte multiple a una o a due soluzioni corrette ecc.
Gli errori più frequenti nella formulazione delle domande: a) inesatta o incompleta puntualizzazione del quesito; b) scarsa o nulla pertinenza dei distrattori con il tema del quesito; c) incongruenza della struttura sintattico-grammaticale della domanda e delle risposte; d) inclusione nella domanda di elementi informativi non necessari.
Punti essenziali per la costruzione di prove oggettive di profitto:
1) Definizione della funzione valutativa (prognostica o predittiva; diagnostica; formativa; sommativa);
2) definizione delle conoscenze/competenze da sottoporre a controllo;
3) analisi delle conoscenze/competenze determinate e classificate, al fine di escludere quelle ridondanti e di integrare eventualmente l'elenco;
4) determinazione della tipologia dei quesiti e della lunghezza del test.

giovedì 12 gennaio 2012

Prove di verifica: una classificazione

Classificazione delle prove di verifica
(appunti da Gaetano Domenici, Gli strumenti della valutazione, Tecnodid 1996)

1) Verifiche a stimolo aperto e risposta aperta;
2) a stimolo aperto e risposta chiusa (è un non senso valutativo ed è da escludere);
3) a stimolo chiuso e risposta aperta (prove semi-strutturate);
4) a stimolo chiuso e risposta chiusa (prove oggettive ovvero strutturate).

Stimolo aperto: lascia ampi margini di libertà interpretativa della sollecitazione richiesta (Es. Illustra le principali caratteristiche dell'età giolittiana).
Stimolo chiuso: pone in modo univoco una o più questioni (Es. Indica il nome della forma di governo in cui tutti i cittadini partecipano in prima persona al potere politico e alla promulgazione delle leggi).
Risposta aperta: liberamente espressa e organizzata.
Risposta chiusa: predefinita e offerta assieme ad altre, con funzione di disturbo, totalmente o parzialmente errate.

sabato 7 gennaio 2012

Valutazione come regolazione dell'attività formativa. Appunti di lettura da Gaetano Domenici, Gli strumenti della valutazione, Tecnodid 1996.













1) Valutazione iniziale
a) Rileva le conoscenze possedute dagli allievi all'ingresso di un corso di studi o di un anno scolastico (funzione prognostica o predittiva);
b) rileva il grado in cui gli studenti possiedono i prerequisiti cognitivi e affettivo-motivazionali (funzione diagnostica).

2) Valutazione procedurale
(durante lo svolgimento del processo formativo)
Rileva analiticamente e con continuità le difficoltà e gli ostacoli che ciascun allievo incontra nell'apprendimento (funzione diagnostico-formativa).

3) Valutazione intermedia
(ad es. chiusura dei trimestri o dei quadrimestri)
Compie una sorta di bilancio di revisione parziale della programmazione didattica; esprime giudizi valutativi che indicano la posizione di ciascun allievo lungo l'itinerario formativo (funzione formativa).

4) Valutazione finale
Ha funzione sommativa (giudizio complessivo).

giovedì 5 gennaio 2012

Mappe mentali: come costruirle



 
Appunti di lettura da Eric de la Parra Paz - Maria del Carmen Madero Vega, L'eccezionale tecnica degli schemi mentali, Essere Felici Edizioni, 2005.

Schemi mentali o mappe mentali = mappe concettuali con l'aggiunta di piccoli disegni.

I disegni hanno lo scopo di attivare l'emisfero destro del cervello facilitando così comprensione e memorizzazione dei contenuti.

Indicazioni per realizzare uno schema mentale:

1) Foglio: bianco e posto in orizzontale;
2) Tema principale al centro;
3) Parole chiave;
4) Maiuscolo;
5) Un colore per ramo.