MANUALE DI LETTURA ESPRESSIVA (La Rondine Edizioni)

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GUIDA PRATICA ALLA GESTIONE DELLA CLASSE (Essere Felici Edizioni)

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LEZIONI DI METRICA LATINA (Principato)

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sabato 7 gennaio 2012

Valutazione come regolazione dell'attività formativa. Appunti di lettura da Gaetano Domenici, Gli strumenti della valutazione, Tecnodid 1996.













1) Valutazione iniziale
a) Rileva le conoscenze possedute dagli allievi all'ingresso di un corso di studi o di un anno scolastico (funzione prognostica o predittiva);
b) rileva il grado in cui gli studenti possiedono i prerequisiti cognitivi e affettivo-motivazionali (funzione diagnostica).

2) Valutazione procedurale
(durante lo svolgimento del processo formativo)
Rileva analiticamente e con continuità le difficoltà e gli ostacoli che ciascun allievo incontra nell'apprendimento (funzione diagnostico-formativa).

3) Valutazione intermedia
(ad es. chiusura dei trimestri o dei quadrimestri)
Compie una sorta di bilancio di revisione parziale della programmazione didattica; esprime giudizi valutativi che indicano la posizione di ciascun allievo lungo l'itinerario formativo (funzione formativa).

4) Valutazione finale
Ha funzione sommativa (giudizio complessivo).

2 commenti:

  1. sono un docente in una scuola paritaria di psicopedagogia e ho ache fare con una classe di per sè con buon potenzialità che ha maturato un atteggiamento oppositivo nei confornti di tutte le materie e mi risulta attirare la loro attenzione costantemente seguendo anche i preziosi consigli del suo libro nessuno mi ha ancora detto però come valutare oggettivamernte una classe di questo tipo che non sente il bisogno di venire valutata tenendo conto che questo è l'anno della maturità sarei lieto di poter avere qualche consiglio GRAZIE

    ALESSANDRO e mail amarchese4@gmail.com

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  2. Salve, Alessandro. E grazie per il suo commento, dal quale risulta che la situazione della classe è seriamente compromessa. In effetti, i tempi per un'eventuale inversione di tendenza sono davvero pochi e la sola cosa da fare, a mio parere, è un intervento coerente e coeso di tutto il Consiglio di Classe: bisognerebbe individuare due o tre obiettivi comportamentali comuni a tutte le discipline e avere la costanza di condividerli con gli studenti e farli rispettare. So che non è semplice, ma ritengo che sia la sola cosa sensata da fare. Purtroppo pochi si rendono conto dell'importanza del Consiglio di Classe. O forse ci si rende conto benissimo, solo che è più comodo far finta di niente. Riguardo ai consigli del mio testo sulla gestione della classe, mi permetto di suggerire di svolgere tutti gli esercizi che corredano le singole tecniche. Altro è avere una consapevolezza, altro metterla in pratica nel quotidiano.
    Mi scriva pure su fra.schipani@tiscali.it.

    Tanti saluti.

    RispondiElimina