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GUIDA PRATICA ALLA GESTIONE DELLA CLASSE (Essere Felici Edizioni)

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venerdì 13 gennaio 2012

Prove oggettive di profitto ovvero prove strutturate



Prove oggettive di profitto ovvero prove strutturate
(appunti di lettura da Gaetano Domenici, Gli strumenti della valutazione, Tecnodid 1996)






Definizione: sono prove a stimolo chiuso e risposte chiuse. Consistono in un insieme di quesiti con alcune alternative di risposta, di cui una o più di una esatta (chiave di correzione dell'item) e le altre sbagliate poste con funzione di disturbo (distrattori).
Tipologia dei quesiti: Vero/Falso, Completamento di testi, Corrispondenze, Scelte multiple a una o a due soluzioni corrette ecc.
Gli errori più frequenti nella formulazione delle domande: a) inesatta o incompleta puntualizzazione del quesito; b) scarsa o nulla pertinenza dei distrattori con il tema del quesito; c) incongruenza della struttura sintattico-grammaticale della domanda e delle risposte; d) inclusione nella domanda di elementi informativi non necessari.
Punti essenziali per la costruzione di prove oggettive di profitto:
1) Definizione della funzione valutativa (prognostica o predittiva; diagnostica; formativa; sommativa);
2) definizione delle conoscenze/competenze da sottoporre a controllo;
3) analisi delle conoscenze/competenze determinate e classificate, al fine di escludere quelle ridondanti e di integrare eventualmente l'elenco;
4) determinazione della tipologia dei quesiti e della lunghezza del test.

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