MANUALE DI LETTURA ESPRESSIVA (La Rondine Edizioni)

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GUIDA PRATICA ALLA GESTIONE DELLA CLASSE (Essere Felici Edizioni)

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LEZIONI DI METRICA LATINA (Principato)

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sabato 26 dicembre 2015

Aminta di Torquato Tasso (appunti di lettura)

Torquato Tasso, Aminta


Composizione: 1573
Pubblicazione: 1580
Struttura: prologo, 5 atti, epilogo
Personaggi principali: Aminta, Silvia, Tirsi, Dafne
Prologo: Amore (punizione)
Atto I: confidenze (Dafne e Silvia; Aminta e Tirsi)
Atto II: piani (del Satiro; di Dafne e Tirsi)
Atto III: Silvia creduta morta
Atto IV: Aminta creduto morto
Atto V: lieto fine
Epilogo: Venere (ricerca del figlio Amore)





Attributi del dio Amore: fiaccola (con cui infiamma i cuori degli amanti), arco, faretra, frecce, ali
Cinzia: Diana, in quanto nata ai piedi del monte Cinto, sull'isola di Delo
Ircania, regione dell'antica Persia, dove per antonomasia vivevano le tigri più feroci
Il gioco del segreto (= seduti in cerchio, si mormora un segreto nell'orecchio del vicino): vv. 513-519
I caprai, appartenenti a un ceto sociale inferiore a quello dei pastori, sono personaggi rozzi e ridicoli, con il medesimo ruolo dei servi nella commedia classica
Due amori giovanili di Tasso: per Lucrezia Bendidio e Laura Peperara, entrambi riversati in rime
Topoi letterari: inutilità della fuga dinanzi ad Amore alato; opposizione Diana (castità)/Venere (amore); amore degli alberi
Rhéseis: racconti di testimoni oculari che riportano fatti che hanno avuto luogo fuori dalla scena
Rima ricca fra i vv. 1814 e 1815 (infelice/ mi lice)
Speco e antro sono termini della finzione arcadica per indicare l'abitazione
La viola in poesia è il fiore pallido per antonomasia
Credenze antiche: il serpente evita di ascoltare gli incantesimi, a causa dei quali può morire, mettendo un orecchio per terra e turandosi l'altro con la coda; la vista di un lupo rende muti gli uomini
Intermedi: nella pratica teatrale cinquecentesca, erano brevi spettacoli di canto, musica e danza inframmezzati agli atti dell'opera principale, di argomento da essa indipendente

giovedì 1 ottobre 2015

Leggere con il corpo. Per una tecnica di lettura ad alta voce.

Di seguito una mappa concettuale relativa al libro di G. Cantalini Leggere con il corpo. Per una tecnica di lettura ad alta voce, Dino Audino Editore, Roma 2015.

Potenziamento del lessico: una proposta didattica (www.unaparolaalgiorno.it)

Segnalo, in quanto valido strumento didattico per potenziare il lessico, il sito www.unaparolaalgiorno.it. Iscrivendosi alla newsletter, è possibile ricevere quotidianamente una mail con una parola spiegata e commentata. 

In particolare, della parola vengono indicati:
1) divisione in sillabe con accento fonico; 2) significati di base; 3) etimologia; 4) esempi di utilizzo.
Di seguito, a titolo esemplificativo, la parola del giorno del 29 settembre 2015.



Improperio

29 settembre 2015

im-pro-pè-rio
Sign. Ingiuria, biasimo
dal latino tardo improperium, da improperare rimproverare, biasimare, di etimo incerto. Forse da probrum infamia, ingiuria.


L'improperio non è qualcosa di improprio - o almeno, non intrinsecamente. Nell'uso moderno questa parola indica l'ingiuria, l'insulto.
È necessaria una nota grafica preliminare: al plurale, solitamente, si trova scritto improperî. L'accento circonflesso, in italiano, viene infatti usato per contrarre una doppia 'i', quando su nessuna delle due cade l'accento tonico. In altri termini, è molto corretto scrivere 'tu odî' (indicativo presente del verbo odiare), mentre nel caso di 'io udii' (passato remoto del verbo udire) vanno mantenute entrambe le 'i'.
Tornando alla parola 'improperio', si può coprire d'improperî il ragazzo che ci ha fatto cadere il bicchiere, l'intervento ottuso ci tira fuori di bocca una sequela di improperî, e quella che doveva essere una critica circostanziata finisce per essere un improperio.
Va detto, però, che non si tratta di un'ingiuria gratuita: l'improperio ha la stessa radice del rimprovero, e quindi ha la natura di un'ingiuria di biasimo. Certo, criticare insultando non è il massimo, ma siamo umani e a volte scappa - o proprio ci vuole.

domenica 24 maggio 2015

I benefici (per chi legge) della lettura ad alta voce

 

Esercizio
Leggere molto e spesso
 
- a voce alta (= a volume sostenuto):
migliora la qualità della voce (una buona voce è data principalmente da due parametri: la qualità dell'articolazione e la pressione dell'aria)
 
- a prima vista:
risolve tante problematiche, anche del parlato (evita gli intercalari; migliora la scorrevolezza dell'eloquio, in quanto abitua la mente a caricare, in anteprima e mentre si sta parlando, le informazioni successive);
aiuta ad anticipare il senso, sviluppa cioè l'intuizione;
fa individuare subito i blocchi logici in cui è diviso il discorso;
organizza meglio il pensiero;
coordina la respirazione con il parlato
 
- molto lentamente:
favorisce l'articolazione;
ristabilisce il giusto rapporto fra le sillabe, togliendo quindi ogni cadenza;
aumenta l'espressività
 
- articolando molto (= aprendo tanto la bocca):
favorisce la memoria motoria;
migliora la qualità della voce
 
- pensando molto a ciò che si legge:
coinvolge il corpo; il corpo, se emozionato, cerca il sottotesto; il sottotesto crea in automatico le intonazioni, che perciò sono fisiche
 
- coinvolgendo il corpo con piccoli movimenti, soprattutto di collo e testa, che accompagnano la logica del discorso:
il corpo, se emozionato, cerca il sottotesto, il quale crea in automatico le intonazioni
 
- tenendo alto il livello di energia fonatoria:
la spinta vocale aumenta l'espressività e la qualità del suono.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 


domenica 15 marzo 2015

La letteratura italiana: mappa dei concetti





LETTERATURA ITALIANA

Le origini e il '200
Le origini
La poesia prestilnovista
Il dolce stilnovo
La prosa

Il '300
Dante 
Petrarca
Boccaccio
Letteratura didattico-allegorica
Letteratura religiosa
La lirica e la novellistica

Il '400
L'umanesimo
La letteratura umanistica alla corte dei Medici
Lorenzo il Magnifico
Poliziano
Pulci
La letteratura umanistica a Ferrara e Napoli
Boiardo
Sannazaro

Il '500
Classicismo rinascimentale
Machiavelli e Guicciardini
Novellistica e teatro del Rinascimento
Anticlassicismo
Manierismo
Tasso e il periodo controriformistico
Ariosto

Il '600
Il barocco e Marino
Il classicismo barocco
La prosa filosofica, scientifica e storica

Il '700
Un nuovo orizzonte storico
L'illuminismo italiano
Neoclassici e preromantici
La cultura lombarda e Parini
La riforma teatrale di Goldoni
Alfieri

L'800
Il periodo napoleonico e Monti
Foscolo
Leopardi
Manzoni
Il romanticismo
Letteratura risorgimentale
La reazione antiromantica
Verismo
Fra Ottocento e Novecento: la stagione decadente

Il '900
Al di là del decadentismo
Croce e il dibattito critico
Gli anni Venti e Trenta
La nuova poesia: Saba e Ungaretti
Svevo
Pirandello
Gadda
Montale
L'ermetismo
Surrealismo e realismo
Il neorealismo
Sperimentalismo e neoavanguardia
La poesia del dopoguerra
La poesia dialettale del Novecento
Il realismo critico
Elsa Morante e le narratrici
Calvino
Gli ultimi trent'anni






venerdì 6 marzo 2015

Ludovico Ariosto: mappa dei concetti


Ludovico Ariosto (1474-1533)

4 commedie: La Cassaria (1508), I Suppositi (1509), Il Negromante (1520), La Lena (1528)
7 satire
Rime (41 sonetti, 12 madrigali, 5 canzoni, 27 capitoli in terza rima)
Epistolario (214 lettere)
Orlando Furioso: 46 canti in ottave, 3 redazioni (1516, 1521, 1532), 3 direttrici (guerra, amore, encomio), struttura aperta

Reggio Emilia
Ferrara
Estensi
Cardinale Ippolito d'Este
Duca Alfonso d'Este
Incarichi diplomatici
Governo della Garfagnana